Ottenuta la restituzione dell’intero importo portato dal vaglia postale clonato

Nel mese di giugno 2017 un nostro assistito contattava telefonicamente un inserzionista che aveva messo in vendita la propria autovettura (una Audi modello A3 al prezzo di euro 20.000,00), su un sito web specializzato (Autoscout). Dopo una serie di contrattazioni e scambi di informazioni tramite cellulare, i due si accordavano sul prezzo finale di euro 18.000,00 da pagare con vaglia postale circolare.

Il sedicente inserzionista, infatti, in cambio dell’auto, richiedeva al nostro assistito il pagamento tramite vaglia postale circolare, essendo titolare di conto corrente presso Poste Italiane, ed a garanzia circa la reale volontà di acquistare l’autovettura pretese una foto del vaglia postale di euro 18.000,00, da inviare via e-mail all’indirizzo indicatogli dal truffatore.

Una volta ricevuta l’immagine del vaglia postale circolare, il truffatore riproduceva perfettamente il titolo di credito procedendo al suo incasso.

Il nostro assistito intanto, ignaro della truffa, non riuscendo più a mettersi in contatto col truffatore, a causa dell’utenza telefonica continuamente spenta, decideva di recarsi presso l’Ufficio Postale di Ponte San Pietro (BG), per chiedere di rimettere i soldi del vaglia postale sulla carta di credito PostePay Evolution, che però rifiutava l’accredito dell’importo in quanto il vaglia postale era stato già interamente incassato presso l’Ufficio Postale di Santa Maria Capua Vetere (CE).

A questo punto il nostro assistito esibiva all’addetta dell’Ufficio Postale l’originale del titolo, dimostrando che quello utilizzato per incassare la somma di euro 18.000,00 presso l’Ufficio Postale di Santa Maria Capua Vetere (CE) fosse un titolo falso, verosimilmente clonato.

Pertanto si recava presso la Stazione dei Carabinieri di Villa d’almè (BG) dove denunciava i fatti sopra riportati.

I nostri Avvocati si sono attivati ed hanno ottenuto, la scorsa settimana, la restituzione da parte di Poste Italiane dell’importo di euro 18.000,00, risolvendo, così, questa incresciosa vicenda per il nostro assistito che ha potuto così recuperare totalmente l’importo sottrattigli attraverso la clonazione del vaglia postale circolare.